Ponti su funi: cenni storici
La passerella del Galateo è contemporanea al primo ponte carrabile sospeso in Italia, il Real Ferdinando, un ponte a catene di ferro sul Garigliano realizzato tra il 1828 e il 1832 su progetto dell’ingegnere Luigi Giura. Vi era in quegli anni un grande interesse per questa nuova tipologia di strutture inventata e brevettata nei primi anni dell’800 dall’americano James Finley.
I ponti sospesi di Finley presentavano un impalcato irrigidito a differenza di quello descritto da Fausto Veranzio nel Machinae novae del 1615, e dei ponti sospesi semplici dell’Asia e dell’America del Sud in fibre tessili vegetali, in cuoio, ma anche in ferro, nei quali l’impalcato è estremamente flessibile e segue l’andamento della fune.
Solo cinque anni prima della costruzione della passerella pedonale di Galateo, Claude-Louis Navier, ingegnere e matematico ritenuto da molti il padre della statica delle costruzioni nel senso moderno, dopo i suoi viaggi in Inghilterra per studiarne i ponti, pubblicò in Francia “Rapport et Memoires sur les Pont Suspendus”. Questo trattato fu a lungo considerato l’opera più completa sull’argomento e diede un contributo importante alla teoria sui ponti sospesi.
Di fatto prima di Navier l’analisi statica su cui si fondavano queste opere non si basava su alcuna teoria precostituita. In Inghilterra, dove dapprima in Europa si diffuse questa tipologia di ponti, era pratica ricorrente formulare i criteri di progettazione sulla base dell’esame di rilievi sperimentali ottenuti su modelli in scala.